Un perfetto stile di vita è indicato nei precetti della Scuola Medica Salernitana una delle più importanti istituzioni scientifica – formativa d’Europa nell’Alto Medio evo che nata nei monasteri benedettini, perché ispirata dalla famosa Regula monacorum, ebbe fama e splendore per opera di Federico II.
I precetti per una vita serena e si ricavano dal famoso Regimen sanitatis salernitanum, poema in esametri tradotto poi da Pieto Magenta nel 1878, che costituiva la sintesi dell’insegnamento della Scuola e di alcune fondamentali norme igieniche cui i medici continuarono a far riferimento per lungo tempo.
Secondo la leggenda, Roberto duca di Normandia, uno dei figli di Guglielmo il Conquistatore e destinato al trono di costui, reduce dalla Terrasanta nel 1.100, tormentato da una brutta ferita al braccio, sulla via del ritorno sostò a Salerno dove ricevette le cure dei più eminenti medici locali.
Roberto guarì completamente della fastidiosa ferita e volle che i precetti della Scuola Medica Salernitana fossero trascritti nel Regimen sanitatis salernitanum.
Questo si legge nel capitolo “Dei rimedi generali”:
Questo scrisse al re anglicano
L’Ateneo Salernitano:
se dai mali vuoi guardarti,
se vuoi sano ognor serbarti,
le rie cure da te scaccia:
di fermar l’ira procaccia,
sii nel ber, nel mangiar parco:
quando al cibo hai chiuso il varco,
lascia il desco e il corpo avviva:
del meriggio il sonno schiva:
mai non stringere a fatica
l’intestin né la vescica.
Tutto ciò se ben mantieni,
dì vivrai lunghi e sereni.
Se non hai medici appresso,
farai medici a te stesso
questi tre: mente ognor lieta,
dolce requie e sobria dieta.
.............................
Son le cene sontuose
allo stomaco dannose.
perché il sonno ti sia lieve,
la tua cena esser vuol lieve.
..................................
Tu a mangiar non sii mai tratto,
se non hai stomaco affatto
vuoto e libero dai pasti,
donde innanzi lo aggravasti.
Di ciò avrai nell’appetito
Segno certo e non mentito,
chè le fauci ognor discreta
son misura della dieta.
Ho consultato: Medicina Medioevale – UTET – a cura di Luigi Firpo;
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