A pochi
passi dalla Tomba di Cecilia Metella sull’Appia Antica è posta una lapide che
ricorda la scoperta scientifica dello scenziato Angelo Secchi che nel 1855
aveva individuato in quel luogo il punto trigonometrico che, insieme all’altro
posizionato sempre sull’Appia antica in località Frattocchie, costituiva la
base geodetica sulla quale fu poi verificata la Rete Geodetica Italiana.
Gli studi
erano stati già condotti nel 1751 dallo scenziato Boscovich ma non erano stati
portati a termine perché non erano stati identificati i punti trigonometrici fondamentali
Angelo
Secchi fu un famoso astrofisico che condusse importanti scoperte nel campo
della spettrografia; è sua la classificazione spettrografica della luce delle
stelle. La scoperta si basava sull’osservazione della loro luce che, analizzata con
l’ausilio di un prisma ottico, veniva associata e collegata alla temperatura
dei corpi celesti da cui era emanata.
Nel periodo
in cui lo scenziato fu direttore dell’osservatorio del Collegio Romano, tra
l’altro,determinò la differenza di
longitudine tra il suo osservatorio e quello di Napoli presso la reggia di
Capodimonte, collegando così Roma con i meridiani fondamentali del globo
terrestre.
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