Stazione Termini! due ore di viaggio al giorno! Pellegrino tra una folla senza volto, fagocitato da una città tentacolare. Traffico urbano! Urla di sirene, frastuono di clackson, rombi assordanti di motori impazziti, crepitii di un martello pneumatico che scava. Decibel in libertà! La nube nera d'una marmitta assassina m'avvolge. Il gusto acre di morte proprio non va giù. Soffoco! Resisto ancora! Lontano, la emme rossa del metrò sembra una via di scampo. Una scala mobile trascina tutti, in fondo, sempre più in fondo, nel cuore buio di un tunnel che corre verso l'ignoto. Un treno m'inghiotte! Mi ritrovo ancora solo tra una folla disperata, che va. Un posto si libera! Con voluttà sprofonda la mia stanchezza esistenziale. | Chiudo gli occhi, sogno! Visioni apocalittiche! Il settimo sigillo: il sole diventa nero, la luna color del sangue, le stelle del cielo s'abbattono sulla terra. Dal fondo del tunnel un vecchio bianco venirci incontro gridando: "E' venuto il giorno della grande ira, guai a voi abitanti della terra, vengo a traghettarvi ad altra riva, tra le tenebre eterne! Impaurito ascolto il suono della Settima tromba. Anagnina! Il metrò è fermo, sputa fuori l'umanità senza storia, senza volto, senza anima. La vie en rose! La melodia d'una fisarmonica accompagna la risalita. Accecato dalla luce fluorescente di questo mattino, sono fuori……… a riveder le stelle! (di Pino Ferrara, giugno 1999) |
giovedì 25 ottobre 2007
INCUBO METROPOLITANO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Finalmente una traccia personale!!!! E' una bella poesia, evocativa e suggestiva.
Bravo papà!!!
Alessandra
Posta un commento