sabato 5 settembre 2009

Inquietanti somiglianze Lincoln-Kennedy


Abramo Lincoln e John Fitzgerald Kennedy.
Le loro inquietanti somiglianze


Un visitatore del mio Blog (che evidentemente ha letto la recensione del libro “Universo Proibito” che tratta di fatti inquietanti - Vedi il post del 28/08/2009) mi ha segnalato un interessante articolo di Giuseppe Cosco, pubblicato nel numero 21 della rivista "Oltre la conoscenza" (febbraio 1998) e riportato sul sito http://www.italiasoft.it/ * .
Cosco, apprezzato studioso di grafologia e saggista di successo, autore di numerosi ed interessanti lavori ed un profondo studioso di esoterismo, conclude il suo articolo con la costatazione che “esistono molti casi in cui le vite di alcuni individui presentano somiglianze e coincidenze impressionanti, troppo impressionanti e misteriose per non pensare che nella vita degli uomini non vi siano segrete connessioni, sinapsi in un fitto reticolo di destini di cui tutti noi facciamo parte”.
Cosco racconta che analogie e coincidenze misteriose hanno costellato la vita e la morte dei presidenti americani Abraham Lincoln (1809-1865) e John Fitzgerald Kennedy (1917-1963).
Lincoln venne eletto presidente nel 1860. Kennedy, esattamente 100 anni dopo, nel 1960.
Lincoln fu ucciso di venerdì, alla presenza della moglie. Anche Kennedy venne assassinato mentre era al fianco di sua moglie, e di venerdì. Ad entrambi i presidenti spararono, e tutti e due furono colpiti da dietro e alla nuca. Subito dopo l'attentato, ricevettero i primi soccorsi dalla propria moglie. Lincoln e Kennedy morirono senza riprendere conoscenza.
Oltre ai particolari della morte in comune, ne esistono altri. La moglie del presidente Lincoln perse un figlio, mentre risiedeva alla Casa Bianca. La stessa cosa accadde alla moglie di Kennedy. Sia Lincoln che Kennedy avevano avuto 4 figli e, al momento della loro uccisione, solo 2 di questi erano vivi. Il vice di Lincoln si chiamava Johnson ed era nato nel 1808. Il vice di Kennedy si chiamava, pure, Johnson ed era nato nel 1908, a distanza di 100 anni esatti dall'altro.
L'assassino di Lincoln si chiamava John Wilkes Bootk ed era nato nel 1839. L'assassino di Kennedy, Lee Harvey Oswald, era nato nel 1939, 100 anni dopo l'altro. E', pure, perlomeno curioso osservare che la somma delle lettere che compongono nome e cognome dell'assassino di Lincoln dà 15 come totale e così è anche per l'assassino di Kennedy.
Ma le coincidenze straordinarie non finiscono qui. John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti. Tutti e due i presidenti avevano condotto aspre battaglie per i diritti civili dei negri: Lincoln con il Proclama di Emancipazione e Kennedy con la legge sui Diritti Civili. Al momento dell'attentato Lincoln e Kennedy si trovavano assieme, oltre alle proprie mogli, ad una coppia di amici. Per quanto riguarda le coppie di amici, le donne rimasero illese, gli uomini furono feriti dagli attentatori (il maggiore Rathbone nel 1865 e il governatore Connally nel 1973).
Il segretario di Lincoln si chiamava Kennedy e cercò di dissuadere il presidente dall'andare a teatro quella sera. La segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln e, anche lei, tentò di convincere il presidente a non andare a Dallas. Un altro fatto abbastanza singolare è che il marito della donna si chiamava Abraham, come Lincoln. Quando avvenne l'attentato, Kennedy stava attraversando le vie di Dallas su un'auto - guarda caso - di marca Lincoln, prodotta dal gruppo Ford. Booth assassinò Lincoln in un teatro e si rifugiò in un magazzino. Oswald sparò a Kennedy da un magazzino e si rifugiò in un teatro. Booth spirò 11 giorni dopo Abramo Lincoln, entrambi alle 7,20 del mattino. Oswald morì 48 ore dopo Kennedy, pure, alla stessa ora, le 13. A Lincoln successe Andrew Johnson e a Kennedy Lindon Johnson. Durante il loro ultimo anno di presidenza, sia Andrew sia Lindon Johnson furono travolti da uno scandalo politico, che impedì loro di candidarsi per un nuovo mandato. Per ultimo, si racconta inoltre che Lincoln appaia sempre alla vigilia della morte di un altro presidente e pare, infatti, che sia apparso anche a John Kennedy il giorno prima di partire per Dallas, sua ultima fatale visita. Tantissime e straordinarie furono le coincidenze, che costellarono la vita e la morte di questi due presidenti. Troppe, per essere sbrigativamente attribuite al caso.

mercoledì 2 settembre 2009

Viva le Frecce Tricolore



VIVA LE
FRECCE TRICOLORE
"ITALIANE"



venerdì 28 agosto 2009

"Universo proibito"


Universo Proibito


Una delle mie ultime letture che consiglio vivamente ai visitatori del mio Blog è stato Universo Proibito di Leo Talamonti*, pubblicato da Mondadori nella Collana Oscar nel 1969. E’ un’inchiesta sui più inquietanti fenomeni, opportunamente documentati ed esposti con rigore scientifico, di cui la scienza non da spiegazioni.
L’Autore analizza fatti realmente accaduti che vanno dalla chiaroveggenza alla telepatia, dalla preveggenza alla medianità. I fatti descritti sono stati analizzati da illustri studiosi e pubblicati su autorevoli riviste specializzate. Per medianità l’Autore più volte precisa che non deve intendersi il supposto collegamento con anime di trapassati, ma deve essere intesa quale capacità del “medium”, caduto in uno stato di semincoscienza che si avvicina al sogno (trance), di dar spazio all’IO trascendente, contrapposto all’IO cosciente o razionale, che gli consente di navigare in quell’oceano ancora ignoto che ci accomuna tutti, umani, animali, cose. Un oceano dove non esiste tempo e spazio ma c’é condivisione del tutto. L’Autore, paragonando la vita umana ad una bobina cinematografica, afferma che l’IO cosciente è in grado di visualizzare uno alla volta i fotogramma che scorrono sul telone, ma nella bobina si trovano fotogrammi che non è possibile vedere, quelli passati e quelli non ancora proiettati. L’IO trascendentale, invece, navigando in un mondo sotterraneo sente, pensa e riesce ad avere una visione del tutto.
Nel libro sono narrati fenomeni inquietanti: la previsione di sciagure che puntualmente si sono poi verificate, messaggi telepatici con richieste urgenti di aiuto; fatti curiosi come le piante dispettose che si rifiutavano di crescere, i cavalli calcolatori che con il rumore di zoccoli elaborano calcoli complessi, pietre che colpiscono crani di malcapitati attraversando il parabrezza di un auto. Per l’autore esiste un’altra realtà con cui si dovrà far conto e che la Scienza ufficiale, ancorata a principi cartesiani per lo studio dei fenomeni naturali, non prende neanche in considerazione perché non misurabili e legati al caso.


* Leo Talamonti, si dedica da anni ai problemi della psicologia e parapsicologia ed ha pubblicato i suoi studi in libriediti da Mondadori e da Sugarco, nonché su periodici italiani e stranieri quali Scienza e Vita, Planète.