sabato 29 settembre 2007

Un viaggio a Metaponto






Il Parco archeologico di Metaponto

Racchiude le rovine dell’antica e florida colonia greca (Metabos e poi Metapontum) divenuta municipio romano e poi distrutta dagli Arabi. Assieme a Sibari e Crotone, Metapontum partecipò alla guerra contro Siris, situata sulle colline di Policoro. Il territorio di Metapontum fu teatro di guerra durante il conflitto tra Siracusa ed Atene (470 A.C.). Dopo la fondazione della colonia greca di Heraclea comincia ad entrare nella sfera di influenza di Taranto; più tardi Alessandro il Molosso, re dell’Epiro, ebbe aiuti da Metaponto, ma fu disfatto ed ucciso presso Pandosia. Pochi anni dopo la città fu assalita dallo spartano Cleonimo che, chiamato in aiuto contro i Lucani, pretese una forte ricompensa. Oscura è la parte avuta da Metaponto nella guerra tra i Romani e Pirro, dopo la quale la città entrò nell’orbita di Roma.

(tratto da: Basilicata – Touring Club Italiano)

Pitagora a Metaponto

Fuggito dalla tirannide di Policrate, soggiornò a lungo a Metaponto nel VI secolo a.C. e diede alla città dignità di città “filosofica”. Della casa di Pitagora i metapontini ne fecero il tempio di Cerere e consacrarono alle Muse la strada in cui era situata. A lui si devono: la teoria delle proporzioni, varie proposizioni fondamentali della matematica e della geometria, l’intuizione della sfericità della terra e del suo movimento di rivoluzione. Una delle sue principali affermazioni filosofiche riguarda il “Numero”come essenza del reale, concepito in un tutto armonioso e perfetto (Cosmos).

L’area sacra.

Notevoli sono i resti dei due maggiori templi del VII sec a.C. (Heraion e Apollion) in stile dorico. Nell’Agorà si distingue l’importante Teatro greco.

Le Tavole palatine

A poca distanza si incontrano i resti di un tempio greco dedicato ad Hera, divinità venerata in molti santuari della Magna Grecia. Restano 15 imponenti colonne doriche.

Formia - Il Cisternone

Il Cisternone romano- una struttura sommersa risalente al primo secolo a.C.

Si tratta di una monumentale struttura idraulica a pianta irregolare, lunga 65 metri, larga 25 e con oltre 60 grandi pilastri alti sei metri e mezzo. Il manufatto fu realizzato nell'antica Formiae, sulla sommita' dell'Arce - oggi quartiere Castellone - lungo il lato interno della primitiva cinta di fortificazione.

E' una delle meraviglie idrauliche romane sotterranee che si aggiunge alle poche testimonianze giunteci dall'antichita', come la cosiddetta "Piscina Mirabilis" di Miseno, risalente all'eta' augustea, e la celebre "Yerbatan Saray" di Istanbul, costruita sotto Costantino, con lequali il gioiello formiano ha molte affinita' tipologiche; come la cisterna della villa di Domiziano ad Albano e quella destinata alle terme di Traiano conosciuta con il nome ''Sette Sale''.

''Il serbatoio formiano era alimentato dalle sorgenti affioranti nella zona collinare di Santa Maria La Noce-Pagnano attraverso uno o piu' condotti che lungo il percorso dovevano essere intervallati da serbatoi per la decantazione ed il contenimento della pressione idrica.

Dal bacino di raccolta, tramite un'articolata rete di distribuzione, l'acqua veniva fornita agli edifici pubblici (terme, fontane, ninfei) e privati (residenze, botteghe artigianali, impianti commerciali) della citta' di pianura. Ci sono voluti cinque anni per portare questo grandissimo serbatoio al suo antico splendore, attraverso un'opera di restauro consistente nello svuotamento di seimila metri cubi di terra e liquami che nel corso dei secoli passati avevano preso il posto dell'acqua.

Tratto da ArcheoMedia, rivista archeologica http://www.archeomedia.net/articolo.asp?strart=1164&cat=News

mercoledì 26 settembre 2007

Guardia di Finanza scopre evasione fiscale per 1,5 Mln di Euro



Palermo, 26 set.- (Adnkronos) - Avrebbero nascosto ricavi per oltre otto milioni di euro, evitando cosi' il versamento di 1 milione e mezzo di euro, ma adesso i gestori delle trenta aziende edili del palermitanto coxinvolte sono state scoperte dalla Guardia di Finanza. A collaborare con le Fiamme gialle sono stati gli stessi clienti delle aziende edili, cioe' proprietari di immobili, condominii, aziende ed enti pubblici che hanno fornito le copie delle fatture in loro possesso per ricostruire il reale volume d'affari delle ditte controllate. Oltre agli illeciti fiscali, sono state individuate gravi irregolarita' anche per la normativa previdenziale e assistenziale, sintomatiche dell'impiego diffuso di lavoratori in nero nel settore.

lunedì 24 settembre 2007

Una massima


La massima


Da Michele ricevo e volentieri pubblico:
Chi ruba poco, va in galera.....
chi ruba molto, fa carriera.

I dati di Equitalia sulla evasione fiscale.



Non si trattava di piccole sviste nelle dichiarazioni dei redditi ma di ricchissime evasioni fiscali. L’ultimo bollettino di Equilalia-la società che cura la riscossione del fisco- conta, negli ultimi orto mesi, 345 evasori che non solo hanno ricevuto una cartella esattoriale a cinque zeri ma che hanno già pagato importi superiori a 500 mila euro. Tra di loro anche degli evasori superricchi: Dodici “Paperoni’ hanno già pagato più di 5 milioni di euro. I nomi degli evasori eccellenti sono segreti.

Le cartelle inviate ai ricchi evasori hanno dato ottimi frutti. Basti pensare che i pagamenti di questi 345 super-contribuenti valgono da soli il 10% della riscossioni di tutte le altre cartelle esattoriali spedite da fisco e lnps. Un “tesoro” da 479,6 milioni di euro. Per ora, però, sono stati incassati “solo” 241,1 milioni. Gli altri 238,5 arriveranno con pagamenti rateali o con le procedure di riscossione forzata.

Tratto da:City del 23 sett. 2007 e dal Corriere della Sera- Primo piano Economia del 23 settembre 2007.

giovedì 20 settembre 2007

San Chirico Raparo - La storia


Sanctus Clericus de Valle Sinni era già abitato sin dai sec. VII-VI a. C., in località Noceto e Galdo, da popoli italici che subirono l’influsso delle colonie greche del litorale ionico. All’epoca il suo nome era Polisandra, di chiara derivazione greca. Distrutto dai Romani venne riedificato nell’attuale sito intorno al VI-VII sec. d.C. In epoca longobarda faceva parte del Ducato di Benevento e sotto i Bizantini del Comprensorio del Mercure. Nel X sec. vi si impiantò una Comunità di monaci di rito greco che costruirono l’Abbazia di S. Angelo.

Infeudato dai Normanni vide come suo primo Signore Odobono Manco o Manchisio, forse figlio di Ruggero il Normanno. In epoca sveva Federico II lo diede in dono, insieme a S. Martino, alla sua damigella Guida de Dragonibus quale dote per il matrimonio con Ugo Sanseverino di Chiaromonte. Confiscato a seguito della congiura di Capaccio, nel 1267 venne restituito da Carlo I d’Angiò ai Sanseverino che lo tennero, con alterne vicende, sino al 1524, anno in cui Alfonso lo vendette ai Carafa di Stigliano. Nel 1682 Nicola Carafa-Guzman fu costretto a vendere S. Chirico, per i debiti contratti, a Giovan Battista Spinelli che a sua volta lo rivendette, tre anni dopo, ai Pignatelli di Marsiconuovo.

Sotto questi ultimi il Comune rimase sino al 1806, anno di abolizione del regime feudale.

L’ultimo dei Pignatelli, Girolamo, per aver aderito alla Rivoluzione Napoletana del 1799, si vide confiscato il Feudo. Suo braccio destro a S. Chirico e nella zona fu il suo agente dott. Giuseppe Magaldi. Sul fronte opposto si segnalò (ricevendo dal Ruffo le insegne di Comandante in capo) il dott. Filippo Maria Durante.

Attivo centro politico nel periodo risorgimentale, si distinse per l’azione di Cortesani Giuseppe e i fratelli Magaldi (1848), Borneo Francesco e Nicola Maria Magaldi (1860).

Il brigantaggio successivo all’unità d’Italia vide coinvolte anche alcune persone del posto tra cui: Borneo Vincenzo, Corvino Giuseppe (alias Sciummutiello) e Rinaldi Giuseppe.

Decimata la popolazione dalle ondate migratorie successive, il Comune di S. Chirico Raparo ha sofferto per decenni una marcata emarginazione, interrotta solo in questi ultimi tempi dal nuovo raccordo stradale con la fondovalle dell’Agri.

tratto da: http://www.basilicata.cc/chiese/schiricor/Tscritto/schirico.htm

mercoledì 19 settembre 2007

L'UOMO PIU' VECCHIO DEL MONDO


L'uomo più vecchio del mondo, un pensionato giapponese di nome Tomoji Tanabe, è ancora più vecchio e non ha alcuna intenzione di 'cedere' l'invidiabile primato: oggi ha festeggiato il suo 112.mo compleanno nella sua città natale di Miyakonojo, nella prefettura meridionale di Miyazaki, dichiarando di godere di ottima salute e di voler "vivere per sempre". Tanabe, ancora lucido e in grado di muoversi autonomamente, vive insieme al quinto figlio Motoori, 67 anni, e la nuora Fujiko, 60 anni. Trascorre le giornate leggendo i giornali e facendo lunghe passeggiate, e non accusa alcun acciacco o malattia particolare. L'uomo più vecchio del mondo, nato il 18 settembre del 1895, lo scorso giugno aveva ricevuto il riconoscimento ufficiale del record di longevità dal Guinness dei Primati. La persona più anziana del pianeta è attualmente Edna Parker, una donna statunitense di 114 anni. Secondo recenti statistiche governative, il numero dei centenari in Giappone sta aumentando al vertiginoso ritmo di quasi 4.000 l'anno: solo questo mese i matusalemme nipponici hanno raggiunto per la prima volta la cifra record di 32.000, con un aumento di 3.900 rispetto al medesimo mese dello scorso anno. La popolazione nipponica è attualmente composta per il 22% da ultra 65/enni, che, se il tasso di nascite rimarrà quello attuale (1,3 figli per donna), stando alle ultime proiezioni potrebbero raggiungere entro pochi decenni il 41% del totale contro l'8% di persone sotto i 14 anni.

da ANSA.IT del 19 sett. 2007

lunedì 17 settembre 2007

Giovanni Caboto e La scoperta del Canada


Cinquecento anni fa un navigatore laziale, originario di Gaeta, approdo' in Nord America. Il suo nome era Giovanni Caboto, universalmente conosciuto come il navigatore che scopri' il Canada

Nel 1497 l'italiano Giovanni Caboto partì per esplorare il nord della parte occidentale dell'Atlantico e il 24 giugno di quell'anno, giorno della festa di San Giovanni Battista, sbarcò nella nuova terra che chiamò "Isola di San Giovanni" in onore del santo e ne prese possesso nel nome di Enrico VII d'Inghilterra, suo protettore e finanziatore.

Alcuni tra i primi esploratori giunti in Terranova dopo la scoperta di Caboto furono i Baschi, i Portoghesi, gli Spagnoli e i Francesi, che intorno al sedicesimo secolo giunsero in questa regione per la pesca. Tra il 1600 e il 1700, le guerre coloniali tra inglesi e francesi plasmarono la storia di Terranova. La Francia, già insediatasi nell'est del Canada, cominciò a rivendicare i territori di Terranova e nel 1662 costruì un forte a Placentia e vi insediò una colonia francese malgrado le proteste dei mercanti e dei pescatori britannici. Il Trattato di Utrecht del 1713 mette fine ad un lungo periodo di incursioni e scaramucce tra le due etnie, e conferma la sovranità dei britannici su Terranova e sulla pesca. Nel 1832 viene accordato alla popolazione il diritto ad eleggere un'assemblea e, nel 1855, dopo molti dibattiti, l'isola viene dotata di un governo responsabile. Nello stesso anno, Terranova rinvia la decisione se unirsi o meno al Dominio del Canada e dopo la Seconda Guerra mondiale, la questione del futuro di Terranova è di nuovo all'ordine del giorno. Nel 1948, un referendum popolare decide che Terranova debba far parte della Confederazione canadese. Terranova diviene così, il 31 marzo 1949, la più giovane provincia del Canada.

La Regione Lazio, nel cinquecentenario di questa scoperta, ha voluto rinsaldare i legami culturali e commerciali con il Canada, un Paese dove sono presenti 47 comunita' per un totale di 86.000 laziali suddivisi nelle quattro aree di Toronto (70.000), Montreal (14.000), Ottawa (1.000), Edmonton (500-600). L'incontro tra Lazio e Canada e' avvenuto in occasione della Canadian National Exhibition, una grande fiera campionaria tenutasi dal 15 agosto al 1° settembre a Toronto. In questa esposizione sono stati presentati i prodotti dei maggiori settori dell'economia regionale: cultura, turismo, artigianato e agricoltura. L'iniziativa, chiamata 'Sulla rotta di Caboto' messa a punto grazie ad una stretta collaborazione tra i vari assessorati della Regione, l'Ice, l'Enit, la Camera di Commercio, l'Istituto Italiano di cultura e le comunita' laziali a Toronto, ha offerto la possibilita' agli operatori della regione di incontrare numerosi colleghi canadesi.

Una bellissima poesia di Eduardo De Filippo

Vincenzo De Pretore
(guarda il video della prima parte)

(guarda il video della seconda parte)

giovedì 13 settembre 2007

Il Peperoncino


... lo sapevate che:

L’uso costante del peperoncino abbassa il livello del colesterolo nel sangue, aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie, attivando meccanismi che si oppongono alla coagulazione del sangue rendendolo più fluido..

Il Peperoncino


...lo sapevate che:

l’uso costante del peperoncino abbassa il livello del colesterolo nel sangue, aiuta il cuore, agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le arterie coronarie, attivando meccanismi che si oppongono alla coagulazione del sangue rendendolo più fluido..

Trovato scorpione in sala operatoria


Pescara - Chiusa sala operatoria del reparto ginecologia all'ospedale di Pescara. Il motivo? La presenza di uno scorpione poi catturato. L'animale non è della specie che vive nell'habitat della provincia di Pescara.
( da City del 12 sett. 2007)

commento: Meno male !! ...

lunedì 10 settembre 2007

I Dervisci Rotanti


La musica sufi, per le sue caratteristiche spirituali e meditative, aiuta i credenti ad avvicinarsi a Dio.

Il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Il danzatore diviene così il medium tra la terra ed il cielo.

La musica è dominata dal nay ( flauto verticale ) che ha un ruolo mistico nella musica turca, i Küdum ( piccoli timpani in cuoio ricoperti di pelle di capra ) e gli halile ( piatti in rame ).

Un grande poeta mistico del 13 sec., Celatettin Rûmi scriveva: "Molte strade portano a Dio. Io ho scelto quella della danza e della musica Il canto cerimoniale è basato soprattutto su poemi tratti dal Masnavi o da altri scritti di Rûmi.

La trama contiene due concetti dervisci di base: il raggiungimento dell'estasi attraverso la danza e il ruolo potentissimo della danza nell'ottenimento di questo stato. Quando questo stato è raggiunto, la musica dei percussionisti, dei cantanti e dei musicisti si ferma ma i dervisci, nel loro stato di estasi, continuano a roteare nel silenzio. ( Si dice che quando un derviscio raggiunge l'estasi, può accadere che i suoi piedi non tocchino terra ).

La voce di un flauto solitario li riporta lentamente alla realtà.

Queste danze, secondo i Dervisci Rotanti, sono il loro modo per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai corpi così da potersi riunire a Dio.

In Turchia la tradizione dei Dervisci ( una parola persiana che significa "monaco implorante" ) Sufi rappresenta un alto sviluppo della particolare arte di comunicare con il divino attraverso la danza.

L'educazione di un derviscio è particolarmente ardua e consiste in 1001 giorni di penitenza e prevede il digiuno e la meditazione. Per apprendere la loro danza, i Dervisci bloccano due dita del piede al pavimento; in questo modo essi imparano a mantenere regolare e disciplinata la loro rotazione. Mentre rotea il Derviscio appoggia il suo peso sul piede sinistro e allorché la rotazione acquista velocità, sulle dita del piede sinistro, mentre la gamba destra dà slancio alla rotazione. Per evitare il capogiro, il derviscio tiene la testa leggermente inclinata verso destra e gli occhi fissi sul palmo della mano sinistra.

(guarda il video)

(guarda l'altro video)


Dedicato a Carlo


A proposito di problemi neurologici e... vuoti di memoria:

(guarda il Video)

Due ricerche interessanti


1) Uffici, edifici di culto, centri commerciali. Sono questi i luoghi in cui si corre di puù il rischio di cadere in una forma di depressione. Lo svela una ricerca svolta per conto della rivista “Riza Psicosomatica”. I luoghi citati non sono l’unica causa di depressione, aggiunge l’autore della ricerca: le situazioni più a rischio sono la solitudine,in città durante l’estate (colpisce il 26% degli intervistati), i luoghi troppo affollati ( 24%), la sindrome da rientro dalle vacanze (18%)

2) Dieci giorni trascorsi consecutivamente sotto l'acqua. E' la sfida che si apprestano a vivere i due sub professonisti Stefania Mensa, 29 anni, e Stefano Barbaresi, 37 anni. L'evento si terra' a Ponza ( nelle acque di Cala Feola, dal 07 al 17 Settembre. I due sub vivranno in acqua per 10 giorni, ad una profondita' di circa 6/8 metri, avranno a loro disposizione una campana d'aria, posizionata nell'ambiente subacqueo, che li ospitera' solo per sopperire ai bisogni fisiologici ed alle visite mediche di routine. Il resto del tempo, compreso quello del sonno, lo passeranno in acqua dove saranno monitorati 24 ore su 24 da uno staff medico di eccellenza (Universita' La Sapienza, Universita' Cattolica, Ospedale San Gallicano, Policlinio Gemelli, S.Andrea e Cir, tutte strutture ospedaliere di Roma, anche dall'universita' La Bicocca di Milano), che verifichera' modificazioni a livello di tessuti, cardiaco, polmonare e metabolico. L'impresa sportiva, importante soprattutto da un punto di vista medico-scientifico, mira soprattutto a testare la resistenza umana sott'acqua e studiare stress, cambiamenti di umore, effetti cardiovascolari e respiratori. (tratto dal sito ANSAweb).


... e se questa fosse la soluzione ai problemi che ci affannano?...

mercoledì 5 settembre 2007

Dove va il mondo? !!!

Va a ballare, lascia in macchina la madre di 98 anni.
Un pensionato ternano aveva lasciato per circa un’ora e mezza la madre all’interno della propria vettura per recarsi a una festa danzante con la badante dell’anziana, una rumena di 24 anni.

Il pensionato è stato rintracciato con un annuncio fatto dove si svolgeva la festa. Con i militari ha poi sostenuto di non trovare “niente di strano nell’aver lasciato la madre sola in auto”.

da Il Mattino del 18 agosto 2007.

Le vie di Gaeta



Appuntamento nell’ultimo weekend di settembre a Gaeta dove avrà vita la quinta edizione de "Le vie di Gaeta", percorso gastronomico-culturale per la caratteristica Via Indipendenza, a partire dal pomeriggio di sabato 29 fino a notte fonda. Nel corso della manifestazione sarà orgogliosamente esposto il meglio dell'enogastronomia locale di qualità. I prodotti tipici che si potranno degustare sono l'olio, le "olive di Gaeta", i prodotti della pesca e le famose "alici salate". Primeggerà, come è ovvio, la famosa "Tiella", regina incontrastata della cucina gaetana.

Non solo buon cibo, quindi, ma tanta musica folk e tanta allegria.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.gaetavola.org.




http://www.gaetavola.org/


martedì 4 settembre 2007

G A E T A

La Processione della Madonna di Portosalvo a Gaeta

( guarda il video )

Il 14 agosto Gaeta (LT) si celebra un'antica ricorrenza, che risale all'anno mille, con festeggiamenti della la Madonna di Porto Salvo che è la protettrice della gente di mare e che conduce salvi i marittimi in porto.
In questa occasione la statua della Madonna rivestita di seta e oro viene portata in processione sul mare, con al seguito barche variopinte e imbandierate, fino a Punta Stendardo dove viene gettata nelle acque una corona per ricordare i caduti del mare. La festa prosegue a terra con luminarie, musica e spettacoli.
Protettrice dei naviganti e dei pescatori, la venerazione della Madonna di Porto Salvo risale al 1655, anno in cui la Madonna apparve sulle onde andando in soccorso ad un gruppo di naufraghi in pericolo di vita, durante una violenta burrasca nel Golfo.
Da allora la Madonna di Porto Salvo é divenuta per la gente di mare di Gaeta la celeste protettrice, alla quale la città, nella seconda settimana di agosto, dedica onori e preghiere.
Dagli ultimi decenni dell'800 questi onori hanno assunto caratteri spettacolari con celebrazioni e riti divenuti una delle più belle tradizioni della città. Celebrazioni che hanno per protagonista il mare, la vita e le leggende marinare.