lunedì 10 settembre 2007

I Dervisci Rotanti


La musica sufi, per le sue caratteristiche spirituali e meditative, aiuta i credenti ad avvicinarsi a Dio.

Il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Il danzatore diviene così il medium tra la terra ed il cielo.

La musica è dominata dal nay ( flauto verticale ) che ha un ruolo mistico nella musica turca, i Küdum ( piccoli timpani in cuoio ricoperti di pelle di capra ) e gli halile ( piatti in rame ).

Un grande poeta mistico del 13 sec., Celatettin Rûmi scriveva: "Molte strade portano a Dio. Io ho scelto quella della danza e della musica Il canto cerimoniale è basato soprattutto su poemi tratti dal Masnavi o da altri scritti di Rûmi.

La trama contiene due concetti dervisci di base: il raggiungimento dell'estasi attraverso la danza e il ruolo potentissimo della danza nell'ottenimento di questo stato. Quando questo stato è raggiunto, la musica dei percussionisti, dei cantanti e dei musicisti si ferma ma i dervisci, nel loro stato di estasi, continuano a roteare nel silenzio. ( Si dice che quando un derviscio raggiunge l'estasi, può accadere che i suoi piedi non tocchino terra ).

La voce di un flauto solitario li riporta lentamente alla realtà.

Queste danze, secondo i Dervisci Rotanti, sono il loro modo per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai corpi così da potersi riunire a Dio.

In Turchia la tradizione dei Dervisci ( una parola persiana che significa "monaco implorante" ) Sufi rappresenta un alto sviluppo della particolare arte di comunicare con il divino attraverso la danza.

L'educazione di un derviscio è particolarmente ardua e consiste in 1001 giorni di penitenza e prevede il digiuno e la meditazione. Per apprendere la loro danza, i Dervisci bloccano due dita del piede al pavimento; in questo modo essi imparano a mantenere regolare e disciplinata la loro rotazione. Mentre rotea il Derviscio appoggia il suo peso sul piede sinistro e allorché la rotazione acquista velocità, sulle dita del piede sinistro, mentre la gamba destra dà slancio alla rotazione. Per evitare il capogiro, il derviscio tiene la testa leggermente inclinata verso destra e gli occhi fissi sul palmo della mano sinistra.

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