“ALLA RICERCA DEI SAPORI
PERDUTI”
una sagra gastronomica per le vie del
centro storico di Spinoso.
Spinoso in Basilicata ha
celebrato il trionfo delle sue tradizioni gastronomiche locali rivalutando il
patrimonio culturale di una terra antica per preservarlo da un sicuro oblio
imposto dalla incalzante globalizzazione dei prodotti a scapito dei sapori più
autentici.
In due serate di agosto (12 e 13) Spinoso ha aperto le vie del suo
centro storico, ricco di belle facciate di palazzi gentilizi decorati da portali
del XVII e XVIII secolo, ed ha offerto ai visitatori (tanti i giovani che hanno
partecipato) la possibilità di gustare i prodotti tipici grazie
all’entusiastica disponibilità di volontari della Pro Loco. E' così che
turisti venuti dai dintorni, ma anche da terre lontane, un po’ disorientati dal
nome delle pietanze in mostra: “Rapasciola”, Sauzicchie”, “Raskatiedd”,
“Pupacc”, “Crispell e Cicerat”, hanno potuto apprezzare i piatti tradizionali
della cucina del territorio, semplice e schietta.
Cantanti, giocolieri ed
artigiani hanno, poi, dato un saggio della loro bravura, allietando la serata.
Per chi non ha ancora
visitato Spinoso c’è da dire che il paesino, in origine montano, è divenuto
lacustre a seguito della realizzazione del pittoresco lago artificiale del
Pertusillo mediante lo sbarramento del fiume Agri; conserva ancora la sua
identità rurale e artigiana. Da lì si può salire sul monte Raparo, una
delle vette dell’appennino calabro-lucano che,
in un ambiente ancora incontaminato, domina l’intero comprensorio dei
comuni della Val d’Agri e del Lagonegrese.
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