martedì 14 agosto 2012

Alla ricerca dei sapori perduti, a Spinoso

“ALLA RICERCA DEI SAPORI PERDUTI” 
una sagra gastronomica per le vie del centro storico di Spinoso.


Spinoso in Basilicata ha celebrato il trionfo delle sue tradizioni gastronomiche locali rivalutando il patrimonio culturale di una terra antica per preservarlo da un sicuro oblio imposto dalla incalzante globalizzazione dei prodotti a scapito dei sapori più autentici.
In due serate di agosto (12 e 13) Spinoso ha aperto le vie del suo centro storico, ricco di belle facciate di palazzi gentilizi decorati da portali del XVII e XVIII secolo, ed ha offerto ai visitatori (tanti i giovani che hanno partecipato) la possibilità di gustare i prodotti tipici grazie all’entusiastica disponibilità di volontari della Pro Loco. E' così che turisti venuti dai dintorni, ma anche da terre lontane, un po’ disorientati dal nome delle pietanze in mostra: “Rapasciola”, Sauzicchie”, “Raskatiedd”, “Pupacc”, “Crispell e Cicerat”, hanno potuto apprezzare i piatti tradizionali della cucina del territorio, semplice e schietta.
 
 Cantanti, giocolieri ed artigiani hanno, poi, dato un saggio della loro bravura, allietando la serata.


Per chi non ha ancora visitato Spinoso c’è da dire che il paesino, in origine montano, è divenuto lacustre a seguito della realizzazione del pittoresco lago artificiale del Pertusillo mediante lo sbarramento del fiume Agri; conserva ancora la sua identità rurale e artigiana. Da lì si può salire sul monte Raparo, una delle vette dell’appennino calabro-lucano che,  in un ambiente ancora incontaminato, domina l’intero comprensorio dei comuni della Val d’Agri e del Lagonegrese.



 


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