lunedì 14 aprile 2008

'I Viceré ' di Federico de Roberto


Le recensioni delle mie ultime letture

'I Vicerè' di Federico De Roberto

'I Vicerè' narra la storia della nobile famiglia siciliana de gli Uzeda, discendenti dei vicerè di Spagna, nell'arco di tempo che va dai primi moti dell'isola alle elezioni del 1882. Gli Uzeda sono dilaniati da accaniti contrasti per motivi di interesse che oppongono il principe Giacomo, duro e avido, al dissoluto conte Raimondo, il cinico e corrotto don Blasco al nipote Ludovico, anch'egli monaco senza vocazione, e alla sorella, donna Ferdinanda. Il romanzo é ambientato nella Sicilia di fine Ottocento.

Al centro del libro, è la critica del trasformismo delle classi dirigenti radicate al potere e disposte, per mantenerlo, a cambiare spregiudicatamente bandiere e ideologie e a saltare sul carro del vincitore di turno; perfino delle rivoluzioni, se la posta in gioco è quella di vanificare il mutamento, di perpetuare il dominio.

Questi contrasti hanno per cornice i grandi avvenimenti dell'unità italiana.

Alle beghe di fratelli e parenti si aggiunge la lotta che tutti insieme sostengono per conservare gli antichi privilegi, per mantenere, nel rapporto tra sfruttatori e sfruttati, la parte dei dominatori: nonostante il naufragio di alcuni singoli come don Eugenio finito in miseria. Don Blasco è pronto ad approfittare della soppressione dei conventi per acquistare i beni degli ordini ecclesiastici. Il vecchio don Gaspare non esita a fingere simpatie liberali riuscendo a farsi eleggere deputato. Consalvo, l'ultimo degli Uzeda, si mescola a faccendieri e corruttori pur di farsi eleggere.

Il naufragio degli ideali della borghesia liberale è rappresentato idealmente dalla figura di Giulente, giovane patriota che nonostante il matrimonio con una Uzeda, non ottiene la sperata promozione sociale e risulta sconfitto alle elezioni politiche.

Attraverso le vicende degli Uzeda lo scrittore disegna un vasto affresco dell'aristocrazia siciliana nel momento del difficile passaggio dal regime borbonico alla nuova realtà sociale dell'Italia unita. Il romanzo, definito un crudo attacco alla classe alto-borghese della fine dell’Ottocento, è stato per anni vittima di ostracismo e di critiche diffamatorie, soprattutto perchè ritenuto anticlericale.

Di recente il romanzo “I Viceré” è stato rappresentato sul grande schermo dal regista Roberto Faenza con l’interpretazione superba di Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Lando Buzzanca, Lucia Bosè.

Le grandiose sceneggiature, richiamano il memorabile film "Il Gattopardo" il quale in molte parti sembra essere stato copiato.

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