giovedì 27 ottobre 2016

IL CENTRO CONGRESSI DELL’EUR - LA NUVOLA DI FUKSAS



 

 Il Centro Congressi dell’Eur è ora una realtà. Dopo 18 anni saraà finalmente inaugurata la Nuvola, creazione dell’architetto Massimiliano Fuksas con la collaborazione di Doriana Fuksas.

Il progetto fu assegnato all’archistar nel 1998 a conclusione di un concorso del Comune di Roma a cui, per la verità, parteciparono pochissimi altri concorrenti, forse perchè perplessi sulla fattibilità di un’opera di tali dimensioni e complessità. Il nuovo centro diventerà, insieme all’edificio già esistente realizzato da Alberto Libera, il fulcro del sistema congressuale di Roma.


 Pochi dati ma significativi per illustrare la grandiosità dell’opera: il Centro sorge su un’area di 27000 mq tra Viale Europa,Viale Colombo e Viale Asia, è una struttura di 58.000 mq dimensionata per accogliere 10.000 persone. E’ previsto un albergo di 600 stanze ed un auditorium di 1.800 posti, due sale congressi rispettivamente di 5.000 e 3.000 mq. da adibire a mostre temporanee.

L’edificio che accoglie la Nuvola è una semplice (per modo di dire) scatola, un parallelepipedo di acciaio largo 75 mt., lungo 198 mt. e largo 30 mt. La Nuvola, invece, è realizzata in acciaio e teflon e, sostenuta da una fitta maglia di nervature di acciaio, e’ sospesa a mezz’aria tra il pavimento e il soffitto, all’interno dell’edificio- involucro, la quantità di acciaio che possiede è 3 volte quella utilizzata nella realizzazione della Torre Eiffel. Costo 239 milioni di euro contro 275 previsti dalla gara d’appalto.
Roma ora può contare su un adeguata struttura capace di dare una risposta alla crescente domanda di turismo congressuale con notevoli ricadute sull’economia della città; un’opera architettonica che insieme all’Auditorium di Renzo Piano, al MAXXI di Zaha Hadid, ad un secondo Auditorium in fase di realizzazione da parte di Paolo Portoghesi ed il rifacimento dei Mercati Generali ad opera di Rem Koolhass fa ripartire un ciclo di grande architettura contemporanea a Roma riportandola al livello delle principali capitali europee.


 Una grande realizzazione, dunque, ma l’architetto è amareggiato per la fredda accoglienza della conclusione della sua creatura dovuta a ragioni certamente a lui non imputabili. Anche scarsa è la pubblicità che è stata data all’annuncio dell’inaugurazione sabato 29 c.m.

Nel corso di un’intervista all’agenzia Ansa Fuksas in data 25 ottobre 2016 ha così espresso la sua amarezza: “Non so nemmeno se ci sarò all’inaugurazione, non so cosa ci sarà, non lo sa nessuno, sembra un mistero “. A chi gli chiedeva se avesse in programma altri progetti per Roma, ha risposto “Mi volete male! No, e no, non ho altri 18 anni da aspettare. Per nessuna delle opere che ho realizzato in tutto il mondo- ha aggiunto- ci sono voluti 18 anni, nessuna”.(fonte Ansa).



Grandi ed importanti opere, l’architetto Fuksas ha realizzato in tutto il mondo, opere che riflettono la sua concezione di architettura intesa come forma d’arte in cui esprimere il proprio senso del bello. L’artista nel rispondere ai bisogni concreti della città deve anche saperne interpretare il “cuore” che si nasconde nelle sue pieghe, nei suoi interstizi, nei suoi flussi e tensioni di energie. Egli, nel rispondere alle richieste della sua committenza, deve saper anche rischiare nell’offrire soluzioni tecniche all’avanguardia che possano rendere le nostre città vivibili.
Il maestro crede che l’architettura che diventa autoreferenziale, copiando se stessa non comunica più nulla. E’ necessario, dunque, un processo inverso,mettere in discussione convenzioni e formalismi radicati. Il risultato è un’architettura nuova e anticonvenzionale la cui vera innovazione sta nel processo creativo.
Nelle sue opere Fuksas usa soluzioni spettacolari e suggestive; utilizza materiali inusuali che contribuiscono a rendere lo spazio fluido e immateriale, resine epossodiche lucidissime che spandono una diffusa luminosità delle superfici, vetri colorati, teflon, essenze legnose particolari e naturalmente vetri e acciai speciali che sostenegono le strutture con fitte maglie di nervature.





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