domenica 6 ottobre 2019

La Cucina al tempo dei Borboni di Bruno Di Ciaccio






Lettera - Recensione

Caro Bruno, ho letto con molto interesse il tuo ultimo lavoro sulla cucina Romanesca-Papalina che fa seguito agli altri due libri dedicati alla cucina Gaetana ed a quella Napoletana-Borbonica, tutti di particolare interesse per me perchè rappresentano, come sai, tradizioni culinarie e culturali che mi sono molto vicine. Ho trovato molto interessante il prologo al tuo libro, in realtá esso stesso un pregevole saggio sul formarsi e l'evolversi nel tempo dell' identitá culturale di un popolo che, anche nella sua tradizione gastronomica e culinaria, ha trovato il suo affermarsi e consolidarsi. Nel tuo libro hai posto ben in rilievo che nella cucina romanesca possono ricercarsi origini lontane: quelle che risalgono agli antichi fondatori della Cittá, quelle di strati sociali umili e aristocratici, quelle che attengono alle tradizioni giudaiche, ed anche quelle dovute alle sovrapposizioni e contaminazioni di popoli che si sono stabiliti ed hanno trovato accoglienza nell'Urbe senza tuttavia mai far perdere alla cucina romanesca il suo carattere peculiare: un gusto ricco, ma schietto e deciso.
Hai arricchito le ricette, selezionate sulla base della loro popolarità, con interessanti commenti e impreziosito il lavoro con bellissime immagini e citazioni tratte da illustri personaggi che hanno visitato la Cittá nei loro viaggi o, come allora si diceva, grand tour e ne hanno saputo apprezzare la buona tavola. Non hai mancato di inserire i sonetti di Aldo Fabrizi e quelli del Belli che, pieni di ironia e di sarcasmo, costituiscono veri e propri monumenti alla romanitá.
Non conosco i tuoi progetti ma sono sicuro che la tua passione ed il tuo impegno nella ricerca faranno seguire altre pregevoli opere che, al pari di queste giá realizzate, di sicuro susciteranno interesse ed apprezzamento

Nessun commento: