Poesie in vernacolo di San Chirico Raparo di Pasquale Tornatore
E’ uscito nelle edizioni di Delta3 e commercializzato su IBS “Lo Zefiro dell’anima”, il nuovo libro di poesie di Pasquale Tornatore, autore di molte scritti nel vernacolo del suo paese, San Chirico Raparo, in Basilicata, che hanno trovato l’apprezzamento di chi le ha lette e gustate.
Sono componimenti che traggono ispirazione dal mondo in cui Pasquale ha vissuto ed in esse ha rappresentato i suoi ricordi e i momenti salienti della sua vita, ma soprattutto il forte legame con la Basilicata e frammenti di un mondo contadino ormai del tutto scomparso.
Numerose le sue opere dialettali. Solo per citarne alcune, “Cande populare ra Basilicata” “Pruverbje lucane”, “Fatte ri vita paisana” “U Scaccaricchio” ed una commedia “U Ristamende”, successivamente riadattata e sceneggiata per una rappresentazione teatrale a San Chirico Raparo .
Già dalla scelta del titolo del nuovo libro di poesie “Lo Zefiro dell’Anima” traspare la fine sensibilità di Pasquale. Perché Zefiro? Zefiro è quel venticello dolce e leggero che spira lieve e annuncia la primavera, la stagione dell’amore e della rifioritura dei sensi. L’autore infatti ha saputo rappresentare nelle poesie suoi sentimenti e emozioni, autentici, schietti, mai melliflui, offrendo spunti di riflessione sui grandi temi dell’esistenza, l’amicizia, l’amore, la felicità, ed anche sulla vita e la morte.
I componimenti di Pasquale riflettono un forte attaccamento al proprio mondo ed al paese spopolato dall’emigrazione. Irrompe con urgenza un senso di profonda ribellione contro le ingiustizie sociali e le diseguaglianze che spingono alle partenze e alle separazioni dalla propria terra, con il cuore spezzato, in cerca di lavoro o di migliori opportunità di vita.
Le poesie sono tutte belle, dettate da sentimenti intensi, come intenso è l’attaccamento di Pasquale ai veri valori della vita, per questo la scelta del dialetto, la lingua più vicina al suo cuore. Ho apprezzato molto l’Amicizia, Il Desiderio di un sanchirichese, il Mistero della vita, il Presepio, e potrei continuare ancora.
L’impaginazione scelta che fornisce, oltre al testo in vernacolo, la versione in lingua, consente, ad una successiva rilettura di ciascuna poesia, anche a coloro che non sono usi al dialetto, di apprezzare a pieno il messaggio comunicativo con cui l’autore ha inteso trasmettere suggestioni e emozioni che sgorgano dal suo intimo.
Complimenti, quindi, all’autore con l’augurio che possa al più presto farci leggere altri suoi bei lavori.
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