E’ stato inaugurato a Roma nel quartiere multietnico Torpignattara il grande murales realizzato dallo streetart latino-americano Carlos Atoche, intitolato Il Tempio delle culture migranti.
L’artista con la sua opera rappresenta il multiculturalismo del
quartiere considerato al pari di un “contenitore spazio –temporale di culture” di
immigrati di diverse nazionalità che convivono e lavorano pacificamente.
“Un tempio immaginario dove possono convivere culture differenti, nella geografia e nel tempo, inesorabilmente legate nell’aspetto rituale e simbolico”. Sono queste le parole dell’autore che di recente ha presentato alla stampa la sua opera - una superficie di circa 50 mq.
Nell’opera sono rappresentati simboli di antiche civiltà: romana, greca, araba; campeggia l’immagine di Flora, la dea romana con la cascata di orchidee, simboleggiante la fioritura e con essa la rinascita. In lontananza si scorgono simboli della cultura greca, maschere teatrali e rovine di templi, ed ancora elementi di civiltà precolombiane, asiatiche e africane.
Roma da alcuni anni è diventata una delle nuove capitali europee dello Street-art. Diverse centinaia di opere, infatti, sono state realizzate da artisti italiani e di fama mondiale nell’ambito di un progetto di riqualificazione e valorizzazione di quartieri degradati ed anonimi che magicamente sono stati riportati all’attenzione di appassionati e di cittadini che forse mai avrebbero trovato occasione di recarvisi.
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